TikTok, Instagram Reels e ora YouTube Shorts. Tra colossi dei social ormai le copiature sono diverse e svariate. Dopo che Instagram, Facebook e Twitter per ultimo hanno copiato le stories a Snapchat, non ci sorprendiamo più di niente nell’ambito dei social.
Dal boom di TikTok durante il lockdown di più di un anno fa, abbiamo capito che i video a fruizione corta piacciono un sacco, addirittura sono nati nuovi influencers e non sono solo ballerini. Gli altri social hanno provato a copiare TikTok: Instagram ad oggi sta ottenendo buoni risultati con i Reels mentre altre piattaforme come Snapchat o Youtube in Italia faticano a carburare.
Ma vediamo nel dettaglio Youtube che cosa ha implementato al riguardo:
Youtube Shorts: quando è stato lanciato?
Nel settembre 2020, prendendo la scia di TikTok e Reels, in India e successivamente negli USA, YouTube ha lanciato Shorts: brevi video di una lunghezza massima di 60 secondi da usufruire principalmente da mobile.
L’azienda statunitense non l’ha ammesso pubblicamente, ma la ‘scopiazzatura’ è abbastanza evidente. YouTube ha infatti annunciato che sarà semplicemente un nuovo modo per creare contenuti per gli YouTubers.
TikTok vs Shorts: le differenze
L’interfaccia e la grafica di Shorts è la medesima di TikTok e Instagram Reels: mi piace, commenti e swipe verso il basso per passare al video successivo.
Le uniche differenze rispetto alle altre piattaforme sono la possibilità di mettere non mi piace, come nei normali video di YouTube, e la possibilità con un tap di leggere la descrizione della clip in un’altra piccola finestra, mentre su TikTok la scritta in basso risulta a tratti fastidiosa durante la visione del video.
Dettaglio inconsueto: alcuni video brevi dei canali Youtube antecedenti all’annuncio di Youtube Shorts e quindi caricati in versione normale, sono stati automaticamente integrati tra gli Shorts del canale. Scelta di Youtube per avere già una base di “mini-video” su cui partire!
Shorts in Italia: la stanno usando i creators?
Per ora in Italia è in versione beta e non è disponibile per tutti gli account. Compaiono solamente le clip nella schermata della home dell’applicazione mobile di YouTube, facendo swipe verso il basso effettivamente non si conosce che video si vedranno, probabilmente l’algoritmo non è ancora molto studiato visto che compaiono video totalmente diversi tra loro, ma non è da escludere che a breve venga implementata la facilità di raggiungere gli shorts. Come ad esempio ha fatto Instagram con i Reels: integrando, tra le icone in basso, una dedicata agli Shorts, per incentivare il fruitore dell’applicazione ad entrarci. In molti dispositivi questa opzione c’è già!
Principalmente per questi motivi, sono pochi i creators italiani che già sfruttano questo nuovo tools.
Molti giovani Youtubers sono passati da fare video medio-lunghi su YouTube a fare piccoli video TikTok sulla piattaforma cinese per poi copiarli e incollarli nel loro profilo Instagram per non perdere la community, senza però abbandonare Youtube per video un po’ più lunghi e curati.
Youtube infatti nel tempo è diventata una piattaforma di fruizione lunga. Di conseguenza un utente standard sa già che, se entra su questo social, perderà dai 5 minuti in su nella piattaforma per guardare un video.
A questo punto staremo a vedere se sarà un successo o una prova senza grossi risultati.